Impara l'arte e dalla in pasto al mal tempo
Buongiorno!
Inizio la settimana raccontandovi una cosa che mi è successa due domeniche fa.
Quest'anno carica di determinazione, speranza e atteggiamento positivo ho deciso di riprendere a fare qualche mercatino, cercando di mettere a frutto qualche mio talento artistico/creativo, per poter avere qualche entrata in più, dato che le uscite sono sempre troppe!
Come già sapete, ho impaginato e illustrato il calendario per il 2026 e anche se ancora siamo un po' in anticipo, avevo pensato di portarli anche al mio primo mercatino, che coincideva con una festa storica della mia città, una di quelle feste che anche se fai solo un giretto senza comprare nulla, ci vai perché ormai è diventata una tradizione, poi i fuochi d'artificio attirano sempre molte persone e quindi era un'occasione davvero speciale e promettente.
Penso di essere stata dietro ai preparativi per un mese, ho seguito le previsioni meteo e dopo giorni di sole pieno, vedo che proprio per quella domenica metteva pioggia, però solo giusto qualche ora, non era previsto mal tempo tutta la giornata, probabilmente c'era l'ipotesi di un temporale estivo, di quelli che lasciano presto il cielo libero da nuvole.
La domenica del gran giorno sono dovuta andare a montare il mio gazebo nuovo di zecca già dalla mattina, perché purtroppo le disposizioni erano quelle; anche se la festa vera e propria sarebbe iniziata alle 18, già dal mattino volevano i gazebi montati, poi potevi anche coprire e andare a casa fino alle 17, ma comunque dovevi avere già tutto lì.
Io così ho fatto, con un figlio piccolo e altre faccende, ho dovuto lasciare le mie cose coperte e tornare a casa.
Come è andata a finire?
Un disastro.
Alle tre del pomeriggio è iniziato ad annuvolarsi tutto, allora con il vento che si alzava mi sono precipitata al porto (erano lì le bancarelle), ma abitando in campagna non sono arrivata in cinque minuti e già la tempesta stava arrivando e cadevano le prime gocce che ero ancora in macchina. Con la disperazione nel cuore, una volta parcheggiato sono corsa con ombrello e telo in mano sotto la pioggia, per giungere alle postazioni che erano state ribaltate, sparse ovunque e già bagnate da una tempesta che in pochi minuti aveva distrutto gran parte delle bancarelle.
L'unica mia fortuna è che non avevo tirato fuori ancora nulla e quindi tutto era in dei contenitori di plastica, ma dentro ai quali l'acqua era comunque filtrata, però le tavole ed i cavalletti che avevo montato erano ribaltati e il mio gazebo, tutto storto e piegato, era finito addosso ad un altro gazebo.
Ho coperto con il telo tutto ciò che potevo coprire ed ho aspettato che la pioggia finisse sotto il gazebo superstite di una gentile signora.
Ero fradicia e aspettavo solamente di contare i danni e di vedere tutti i disegni, i calendari, le prese e i cavi, andati in malora.
Quando ha smesso di piovere ho visto che purtroppo metà dei miei calendari si erano bagnati, ma grazie a Dio i disegni si erano salvati; avevo anche delle borse di tela da me decorate e dei pupazzi che ho rinvenuto tutti fradici, ma non rovinati, così poi li ho lavati e ora sono tornati come nuovi.
Il mio gazebo è andato distrutto, ma le tavole e i cavalletti non hanno riportato danni.
Ribadisco che la mia fortuna è che avevo ancora quasi tutto chiuso nei contenitori. Giusto il mio tesserino dell'Hobbista (dei fogli A4 con i timbri del Comune) era completamente zuppo e forse dovrò rifarlo, però poteva andare peggio.
Ciò che mi fa più male è che era un'occasione davvero desiderata, che mi faceva ben sperare in un esito positivo perché a questa festa del Porto, tantissime persone vanno e pensare che comunque alla sera l'hanno fatta perché dopo la tempesta è tornato il bel tempo, mi riempie di rabbia. Se solo avessimo potuto montare le bancarelle alla sera, magari un'ora prima dell'inizio, tutti avremmo ancora le nostre cose intatte e magari avremmo potuto fare qualche soldino.
Ed ora? I miei buoni propositi di fare qualche mercatino non sono più così solidi, perché tra gli impegni familiari, ostacoli vari e imprevisti, non so a cosa posso più partecipare. I giorni migliori per eventi di questo genere sono i fine settimana, ma io ormai i fine settimana di luglio non posso più fare niente per altri impegni vari, mentre per agosto già abbiamo qualche cosa in programma, tra amici e famiglia.
Forse la mia stagione dei mercatini è già finita ancora prima di cominciare.
Ancora un po' d'estate rimane, quindi chi può dirlo che non mi ricapiti una super occasione, no?
Monica