Autentico silenzio

Ciao amici,

vi scrivo dal piccolo, mega mondo della mia camera.

Oggi è un pomeriggio grigio, con un cielo che a tratti sembra voler rovesciare una cascata di pioggia, ma che alla fine conclude con qualche gocciolina innocua. La mia finestra è aperta e ogni tanto entra un lievissimo venticello, si sentono gli uccellini cinguettare e molto in lontananza, se si presta attenzione, si sente il rumore delle macchine che sfrecciano sull'autostrada o del treno che corre sulla ferrovia.

Ma nella mia stanza c'è silenzio, perché è solo facendo silenzio che matura e si coglie l'ispirazione, che sia un semplice pensiero, una fantasia che da il via ad un disegno o la comprensione di qualcosa che ancora non avevamo decifrato.

Oggi sto cercando un po' di silenzio per comprendere delle mie.. paranoie e angosce, ma allo stesso tempo tendo a distrarmi, perché forse ho paura di quello che potrei capire facendo un po' di deserto. La mia testa è piena di rumore in questi ultimi mesi e vengo distratta da ciò che è realmente importante, perché sono affaccendata e affaticata nel cercare di fare il meglio che posso con questa vita, senza forse rendermi conto che mi sto affannando inutilmente.

Forse è un sacrilegio da parte mia dirlo, ma avrei voluto anch'io un po' di tempo per me in questa quarantena, che sembra finalmente finita; avrei voluto anche io del tempo per riscoprirmi e rifocalizzare l'attenzione su ciò che è davvero essenziale.

Ma non ho avuto il lusso di stare a casa ed ora cerco di fare il meglio con il tempo che ho.

Quindi, arrivo al punto e vi dico che il mio spirito artistico non si ferma e che per Giulia Terenzi, la ragazza di cui vi avevo parlato nel precedente articolo, ho realizzato delle nuove illustrazioni di cui vado molto fiera. Giulia ha in cantiere tre performance che fanno parte dell'opera teatrale "Autentico Come", divisa in "Autentico come Te", "Autentico come un Tabù" e "Autentico come Ora".

Per Giulia ho realizzato la parte grafica disegnando le quattro illustrazioni del trittico "Autentico come".

Giulia nella sua opera tratta i temi della maschera, del tempo, dell'autenticità della vita, tratta temi impalpabili che non si possono afferrare con le mani perché sgusciano via come fumo ed io colpita dall'immediatezza delle sue parole, le ho volute rappresentare come turbinii di colore, dietro a corpi fatti di linee chiare, semplici ed immediate, senza troppi fronzoli, perché queste performance sono senza peli sulla lingua e un'illustrazione elaborata, ricca di dettagli sarebbe stata ridondante e male assortita con quanto scritto da Giulia.

Concludo con un'ultima riflessione tutta mia sull'opera "Autentico Come", che è giunta ora, del tutto inaspettata e che mi porta a dire che anche in questo caso si parla di ascoltare noi stessi, per capirci e amarci meglio; ecco che alla fine l'importanza del fare silenzio nel nostro cuore ritorna... e sempre ritornerà.

A scuola facevamo il gioco del silenzio, dovremmo tornare a farlo più spesso!

Un bacio a tutti,

Monica